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Dal 30 giugno 2022 il POS è diventato obbligatorio e sono moltissimi i commercianti che si sono ritrovati a doversi allineare alla nuova modalità di pagamento elettronico. 

Esercenti e professionisti d’ora in avanti non potranno più sottrarsi di accettare i pagamenti con cashless, bancomat e carta di credito, altrimenti basterà una semplice segnalazione da parte del cliente alla Guardia di Finanza che si ritroveranno a fare i conti con multe salate.

In realtà l’obbligatorietà del POS non è una novità. In Italia infatti il POS era già obbligatorio dal 2012 ai tempi del Governo Monti ma la mancanza di sanzioni spingeva moltissimi commercianti e professionisti ad ignorare le regole. Per ovviare il problema, il nuovo Governo ha quindi introdotto dal 30 giugno 2022 l’applicazione di multe a chi rifiuta pagamenti elettronici su ogni transazione rifiutata.

Obbligo del POS: per chi?

Il POS è obbligatorio per tutti quei lavoratori che vendono prodotti o prestano servizi ai cittadini, come nel caso dei professionisti. Hanno dunque l’obbligo di accettare pagamenti tramite POS i:

  • commercianti
  • tabaccai
  • artigiani
  • ristoratori
  • professionisti autonomi come avvocati, commercialisti, notai, medici, parrucchieri
  • attività ricettive come hotel, b&b, resort, agriturismi

Non solo l’obbligo del POS riguarda chi ha un negozio o uno studio fisico, ma si allarga anche alle attività che possiamo definire “itineranti” come venditori ambulanti e affini.

Per chi non è obbligatorio il POS?

Sono esentati dall’obbligo del POS soltanto i professionisti che effettuano un pagamento verso altri professionisti. Tutti gli altri potranno essere soggetti a multe che andranno calcolate in base al valore della transazione elettronica negata. Vediamolo nel dettaglio.

POS obbligatorio e sanzioni: ecco come funzionano

Negli anni si è sempre cercato di introdurre sanzioni per chi rifiutava di accettare pagamenti tramite POS, ma a causa di malumori, polemiche, ricorsi e in ultimo pandemia, le multe non sono mai state effettivamente sancite prima del 30 giugno 2022. Oggi chi rifiuta un pagamento elettronico è soggetto a una sanzione pari a:

30€ + 4% del valore della transazione elettronica negata 

Cosa significa? Che le multe partono da un minimo di 30€ a cui va aggiunto il 4% dell’importo. Ad esempio su una transazione di 10€ la multa sarà pari a 30,40 €. Su 20 € a 30,80 €. Oppure su un pagamento di 100€ la sanzione ammonterà a 34€, su uno da 1.000€ la multa salirà a 70€ e così via.

Un’altra novità rispetto allo scorso anno riguarda l’abolizione della soglia minima per accettare un pagamento elettronico: oggi infatti un cittadino può pagare tramite carta anche 1€ senza dover superare nessuna cifra. Esistono casi in cui la multa può non essere applicata? Sì. Vediamolo insieme!

POS: quando non si applica la multa?

L’unico modo per non essere soggetti a sanzione è comprovare “l’oggettiva impossibilità tecnica di utilizzo del POS”. Nel caso in cui infatti ci fosse un problema tecnico del dispositivo o un errore di linea, non imputabile al professionista o al commerciante, la multa non verrà applicata.

Quale POS conviene?

Per scegliere il POS più adeguato alle proprie esigenze è necessario avere ben chiaro il quadro complessivo delle spese che si dovranno affrontare. Solitamente i principali costi riguardano il canone fisso e la commissione sul transato. Ma già vi anticipiamo che esistono alcuni POS che non presentano questi costi.

Nello specifico il canone fisso riguarda il costo mensile che include il noleggio del terminale e dei servizi che permettono le transazioni e varia in base al marchio e al tipo di dispositivo che si sceglie. La commissione sul transato ha invece, a differenza del canone mensile, un costo variabile che cambia in base al volume dei pagamenti ricevuti tramite il POS. Ogni gestore poi sceglie se applicare per i costi di commissione una tariffa unica o se variarla a seconda della carta utilizzata dal cliente.

quale POS scegliere

quale POS scegliere

POS obbligatorio: 3 consigli su quale scegliere

  • POS portatile con SIM integrata

Esistono moltissimi modelli diversi di POS sul mercato. Quello che sicuramente sentiamo di consigliarvi è scegliere innanzitutto un POS portatile con SIM integrata, così da lavorare con uno strumento maneggevole, leggero e funzionale.

I POS portatili hanno infatti la caratteristica di essere non soltanto di formato tascabile e con una connessione wireless permanente, ma hanno soprattutto un costo molto accessibile. Inoltre alcuni modelli non fanno uso di materiali di consumo, come la carta, ma hanno la funzionalità di emettere ricevute elettroniche che possono essere inviate direttamente ai clienti tramite SMS o e-mail.

  • POS senza canoni mensili/annui

Non tutti i POS hanno poi il canone mensile. Infatti un altro consiglio utile da seguire è quello di scegliere un dispositivo che abbia un costo basso e soprattutto che non vincoli a pagare mensilmente o annualmente una quota fissa per i servizi né spese di installazione per l’accettazione dei pagamenti online.

  • POS con incasso immediato

Ricevere l’accredito istantaneo delle operazioni è un altro aspetto da non sottovalutare. Scegliere infatti un POS che consenta di incassare nell’immediato il pagamento del cliente è una funzione non soltanto comoda, ma permetterà di non dover attendere dai 2 ai 4 giorni di valuta che solitamente vengono richiesti dai classici POS bancari. 

POS: dove acquistarlo

Se hai necessità di acquistare un POS per la tua attività, recati all‘ ufficio QuiPoste più vicino a te oppure contattaci qui. Ti consiglieremo il miglior terminale adatto alle tue esigenze!